CONTRATTAZIONE DECENTRATA E DI SECONDO LIVELLO
A fronte delle più recenti modifiche legislative, la contrattazione decentrata e di secondo livello hanno acquisito un’importanza sempre crescente, sia nel settore pubblico sia in quello privato.
Questa forma di contrattazione permette di personalizzare la disciplina del rapporto di lavoro, derogando, in determinati ambiti, sia ai contratti collettivi nazionali che alle disposizioni di legge.
Attraverso la contrattazione decentrata, le aziende possono modulare aspetti fondamentali come le mansioni, gli orari di lavoro, le modalità di assunzione e altre aree, per meglio adattarsi a esigenze aziendali specifiche o a quelle di particolari territori.
L’articolo 8 della Legge 148/2011, aggiornato con le più recenti disposizioni normative, continua a consentire alle imprese di negoziare con i sindacati accordi personalizzati.
L’importanza della contrattazione di prossimità
La contrattazione di prossimità consente alle imprese di rispondere in modo flessibile alle sfide organizzative e produttive, riducendo vincoli normativi e ottimizzando le risorse.
Tra i vantaggi principali, la possibilità di:
Per essere più chiari:
Agevolazioni fiscalie welfare aziendale
Le ultime disposizioni hanno confermato l’agevolazione fiscale per i premi di produttività, assoggettando tali somme a un’aliquota del 10% in sostituzione dell’imposta ordinaria, tuttavia, la soglia per la detassazione è stata confermata a 3.000 euro, con possibilità di estensione a 4.000 euro nel caso di coinvolgimento dei dipendenti in processi organizzativi, laddove previsti dagli accordi aziendali o territoriali.
Per usufruire di tali benefici fiscali, è necessario rispettare i requisiti previsti dall’art. 14 del D.Lgs. 151/2015, tra cui il deposito degli accordi presso la Direzione Territoriale del Lavoro.
Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 hanno ampliato ulteriormente la possibilità per i lavoratori di convertire i premi di risultato in misure di welfare aziendale, esenti da imposte e contributi a condizione che siano erogate a favore della generalità dei dipendenti o a categorie omogenee.
Il welfare aziendale continua a rappresentare un pilastro fondamentale nella retribuzione complessiva dei lavoratori, attraverso servizi e prestazioni non monetarie, le imprese possono sostenere i propri dipendenti con soluzioni che spaziano dall’assistenza sanitaria integrativa ai servizi per il tempo libero e l’istruzione, riducendo l’impatto fiscale per i lavoratori.
Le prestazioni di welfare aziendale, se strutturate in conformità alla normativa vigente, non concorrono a formare il reddito del dipendente, godendo di una defiscalizzazione integrale. Questo strumento, aggiornato con le ultime disposizioni normative, permette alle imprese di migliorare il benessere dei lavoratori senza aumentare il costo del lavoro.
Per chiarire il legame tra contrattazione e welfare aziendale, è importante sottolineare che la contrattazione di secondo livello offre la possibilità di introdurre misure di welfare aziendale come parte integrante delle politiche retributive.
Grazie a questi accordi aziendali o territoriali, le imprese possono negoziare premi di produttività e convertirli in benefici di welfare, usufruendo di agevolazioni fiscali, con l’obiettivo di migliorare il benessere dei lavoratori senza aumentare il costo del lavoro.
KVT & PARTNERS offre alle aziende un supporto completo per l’implementazione della contrattazione di secondo livello e delle politiche di welfare aziendale, tra cui: